domenica 19 giugno 2011

Il Test di Medicina. Un capitolo a parte

E' uscito il nuovo bando per il test di Medicina.
Dico nuovo, è vero, ma è praticamente uguale all'anno scorso. Nonostante tutte le polemiche che c'erano state, tutti i Professori Universitari che si eran mossi, articoli sui giornali, interviste a destra e a manca (a tre giorni dal test dell'anno scorso, con quale utilità, a quel punto beh, scusate, ma non la comprendo) è rimasto tutto uguale. Era stata proposta una graduatoria regionale, di togliere la cultura generale e inserire più logica... Nulla.
Avviso che quello che sto per scrivere è un post-sfogo perché tanta è la rabbia che si autoalimenta nel mio petto.


Il test di Medicina? Un capitolo importante della mia vita. Devo proprio ammetterlo, un capitolo della mia vita riguarda il test di ammissione alla Facoltà che desideravo ardentemente intraprendere. Parlo di un capitolo e non di un paragrafo, di una pagina proprio perchè mi ha condizionato molto, purtroppo (o anche per fortuna?)


Finisco la maturità per cui mi ero impegnata al massimo affinchè mantenessi un bel ricordo di quell'esame e dei cinque anni di liceo classico. Pochi giorni di stacco... E subito comincio a studiare per il test. In realtà già da prima mi ci ero dedicata, ma di sicuro non è facile con la maturità alle porte, con le mille interrogazioni che si succedono ecc. Cerco di ripassare biologia, chimica, studiare matematica, fisica e poi c'è lei... la cultura generale. Inutile dire che quella richiesta non è una cultura di tipo generale, ma di tipo nozionistico e specifico. Come si fa a basare metà test, dico metà test, 40 domande su 80 su un alea? Si perchè ognuno possiede la sua cultura generale, io posso essere ferrato su 200 argomenti e il test ne potrebbe contenere altri 200. Beh proprio per questo potrei non entrare nella Facoltà dei miei sogni. 
Ma questo non è il solo problema.


Ormai ogni candidato che si trova ad affrontare quel test si rende presto conto che non sta gareggiando con suoi pari. Gareggia spesso con studenti rimbalzati l'anno prima e aventi frequentato un anno di Università, studenti laureati, anche alle triennali sanitarie, adulti che decidono di studiare Medicina per piacere personale...


Qual è il modo che è stato studiato per far sì che vengano selezionati 220 persone da 1600 domande? Facendo domande difficili. Beh molto approfondite: ricordo che al test 2009\2010 c'erano domande di biochimica. Chi ha affrontato biochimica alle superiori? E' per questo che secondo me sarebbe opportuno calibrare i programmi del test in base ai programmi svolti dai licei. Tutti hanno il diritto di affrontare il test di Medicina, per carità, ma a mio avviso andrebbero privilegiati gli studenti appena usciti dalle superiori con un programma che sia il più possibile simile a quello che hanno studiato negli anni di corso. Non ti dico "meno matematica e fisica" dato che io ho fatto un classico per cui la nostra matematica era un optional, perché è giusto ci siano queste materie ma, ad esempio, molte delle domande di biologia dell'anno scorso che erano di genetica io sono riuscita a rispondervi perché avevo studiato genetica a biotecnologie. Alle superiori, nonostante avessimo studiato qualcosa, non eravamo andati così nel dettaglio e le avrei lasciate due anni fa. Molti degli argomenti richiesti verranno affrontati nel primo anno di Università, perché allora è necessario doverli padroneggiare prima, per poter accedere al primo anno?
Cioè perchè devo sapere prima ciò che dovrò studiare in seguito?
E' veramente questo il modo giusto per selezionare gli studenti?


E' vero, c'è un programma per questo (eccolo, il famoso "allegato A") e i "macroargomenti" citati possono essere stati affrontati alle superiori, ma non sempre con tale approfondimento. E' vero, molto va preparato con un lavoro di tipo individuale e, come suggerito dai pre-precorsi di Medicina, sicuramente anticipato rispetto al post-maturità, ma a mio parere il livello di approfondimento richiesto risulta spesso maggiore rispetto a ciò che uno studente liceale può preparare (per strumenti a disposizione, esperienza...)
Ora lo posso dire, il livello richiesto per alcune domande è del tipo esame-universitario-da-primo-anno-di-corso. Chissà com'è contento lo studente liceale. E' ovvio che è completamente svantaggiato, da diversi punti di vista.


Cosa proporrei io?
Non è giusto criticare senza esser costruttivi i propositivi.
Secondo me sarebbe stata una buona idea introdurre una serie di domande in lingua inglese (es reading and comprehension) come già fa il San Raffaele da anni: ha molto più senso che un aspirante medico conosca un minimo l'inglese, la lingua della scienza rispetto a sapere "che tipo di musica sia quella dodecafonica". Diminuire poi, se non addirittura togliere la cultura generale: aumentare invece i quesiti di logica che si prestano per un test di ammissione e per valutare le capacità di ragionamento logico dei candidati. E poi, come ho già scritto, Calibrare poi molto di più i programmi del test in base ai programmi svolti dai licei.


Io non ho passato il test alla prima, soprattutto per il mio deficit in matematica e fisica, un gap che ho cercato di colmare nel primo anno di Università che ho svolto a Biotecnologie. Purtroppo, anche se avevo studiato biologia e chimica le domande erano per me davvero molto specifiche. E così un anno è andato, da una parte mi è servito a motivarmi ancora di più, ma c'è da tenere in considerazione che Medicina sono sei anni, più quelli della specializzazione. Molti ragazzi non riescono ad entrarvi, anche la seconda volta. E così, un po' perchè non risultano ferrati in cultura generale (che è la parte che vale più punti, anche per la correzione, rispetto a biologia, chimica, matematica e fisica) o sbagliano qualche domanda qua e là, rischiano di dover scegliere di studiare qualcos'altro, magari non con la stessa motivazione, passione e attitudine. Chissà quanti buoni medici abbiamo così perso per strada.


Siamo sicuri che questo tipo di test non favoriranno le scuole "private" organizzate per "preparare" gli studenti al test, costando alle famiglie migliaia di euro?


Ho parlato di un "capitolo" della mia vita perché mi ha condizionato alla fine per ben due anni. Le estati quasi non esistevano, se non con la perenne angoscia di quell'appuntamento che mi attendeva i primi giorni di settembre... Qualsiasi cosa veniva fatta in funzione di quel test: libri, giornali, settimana enigmistica e perché no, il Milionario alla tv, educazione civica con la Costituzione alla mano... Tutte cose che ovviamente possono aver arricchito il mio bagaglio culturale, ma lo stress che c'è stato dietro, il timore di non riuscire a farcela... il continuo mettermi in discussione... "forse non ne sono all'altezza"? "Forse non sono abbastanza intelligente"? Il non averlo passato alla prima è stata dura, anche perché a quel punto ho dovuto fare una scelta: o mi buttavo su qualcos'altro oppure investivo tutta me stessa nel progetto di un anno, o magari due, altrove, fino a quando non avessi passato quel test.

6 commenti:

  1. D'accordo con l'introduzione di domande in lingua inglese...e proporrei anche domande che riguardano il mondo dell'informatica...non è il linguaggio della scienza, ma è quello del futuro e può fornire i mezzi per accedere alla scienza! Secondo me un medico che sa a malapena accendere un computer non potrà mai essere completo in quello che fa! (parere personale, ovviamente, che può presentare eccezioni)

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  2. prescindendo da possibili teorie e idee per cercare di migliorare il test di medicina attuale, credo che il problema sia diverso.. Quel test, a mio parere, non dovrebbe esistere, per una miriade di motivi: perchè è anticostituzionale, perchè non riconosce le persone veramente meritevoli (saprai meglio di me che quest'anno sono entrate persone che hanno un "discutibile" merito..), perchè molti entrano grazie a raccomandazioni o a mera fortuna.. Dunque cosa fare? far entrare 1500 persone alla facoltà di medicina e chirurgia dell'unifi?? e dove le metti?? non basterebbero l'anfiteatro pacini, il cubo e l'aula delle cliniche chirurgiche insieme.. Ma io rifletterei sul fatto che è mai possibile che in Toscana, si debba far riferimento come possibile facoltà di medicina solo a firenze? non cito Pisa, perchè cmq i fiorentini, quelli della provincia, e quelli che vengono da arezzo, prato, pistoia e molti anche dalle regioni del sud-italia, vengono cmq a firenze! e pensare che l'azienda di careggi non è nemmeno paragonabile in quanto a prestigio, rispetto a molti altri centri italiani.. La mia idea, ma si tratta di pura utopia, me ne rendo conto, sarebbe quella di creare un'alternativa valida, oltre careggi, nelle zone nel pratese o pistoiese magari, in modo da restringere il bacino di utenza di queste università.. In questo modo il ragazzo pistoiese, il pratese, e provincia (tanto per fare un esempio) farebbero recapito lì.. e allora il numero non sarebbe più 1500 persone iscritte al test.. ma minore, perchè poi tanto si sa, la scrematura durante gli anni è severa e inevitabile, ed è assai molto se dico che al sesto anno arriverà il 30% degli iscritti del medesimo anno (quindi escludendo i fuori corso).. ho buttato giù tante idee, non so se sono riuscito a spiegarmi bene :)

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  3. I test di ammissione hanno il grosso neo di essere anticostituzionali (si va a ledere il diritto allo studio), ma come ha detto stefano non si può far partire un corso di laurea con 1500 studenti (se non di più), è pura follia, quindi c'è bisogno di "qualcosa" che sfoltisca gli iscritti. Purtroppo il test, così come è strutturato, non garantisce che passino solo e soltanto i migliori, è appurato, tutti lo sanno. Però ora come ora non ci sono alternative al test, e qualsiasi altra soluzione (come quella di stefano) cade inesorabilmente nell'utopia.
    Quello che non mi torna sono le domande del test di medicina: che senso ha farle così difficili, magari su argomenti mai visti prima dagli studenti, visto che la stragrande maggioranza dei pretendenti viene da una scuola superiore? Cosa c'azzecca la cultura generale (che è anche metà del test) con medicina? Io boh...
    Potrei fare un piccolo paragone col test di ingegeria che ho fatto 3 anni fa:
    ok, ingegneria non è a numero chiuso, puoi iscriverti lo stesso, però se non passi il test non puoi sostenere gli esami di Analisi e Geometria (due esami fondamentali), e le materie trattate nella prova di ammissione sono: matematica 1, matematica 2, fisica, chimica, scienze; e tutte a livello base, cioè liceale.
    Nonostante questo di norma il 50% non supera il test e deve riprovare nelle sessioni di recupero che ci sono nei mesi successivi.
    Però il test deve avere questo scopo: lo studente che si appresta a studiare per diventare un ingegnere deve avere una conoscenza base di tutte queste materie che poi verranno riprese più nel dettaglio durante la carriera universitaria. E se uno non riesce a passare il test, o si mette d'impegno, o si deve chiedere se è davvero la facoltà giusta per lui.
    Un medico non è detto che sia bravo per il solo fatto che uha grande cultura generale. Un medico è bravo se studia e si impegna bene durante la carriera universitaria.
    Il discorso dell'inglese mi sembra giusto, al giorno d'oggi non vai da nessuna parte senza saperlo, e in più molti libri su cui uno deve studiare sono il lingua originale.
    Reby ha proposto anche l'informatica: sicuramente cercare di stare al passo con le ultime tecnologie di comunicazione e, appunto, informative può essere d'aiuto per quanto riguarda la collaborazione e lo sviluppo (penso soprattutto alla ricerca); poi io non faccio testo, studio proprio questo genere di cose :D

    Insomma, questo test è fatto male.
    Eppure non dovrebbe essere tanto difficile modificarlo...purtroppo credo che ci siano troppi interessi dietro (come hai detto te, ciliegina, le scuole private...), e su questo non possiamo farci niente...

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  4. Sinceramente a me sembra moooolto più ingiusto un test come quello di ingegneria! Al di là della costituzionalità, se io mi iscrivo e pago le tasse ho diritto di dare tutti gli esami come gli altri! E te lo dico perché io mi ero iscritta a ingegneria al primo anno e sì, forse anche quel maledetto test non passato mi ha fatto capire che non faceva per me...ma le tasse mica me le hanno rese indietro!

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  5. @ Stefano comprendo quello che dici ed è proprio per questo che secondo me sarebbe stata una buona idea introdurre una graduatoria regionale. Non pensi? Se uno studente veramente desideroso di studiare Medicina avesse saputo che sarebbe passato a Pisa o perché no, a Siena, non vi si sarebbe trasferito? (spero non aver fatto un pastrocchio con i verbi. Ahimè è lontano il tempo in cui facevo il classico e sapevo parlare e scrivere!)
    in Grecia, per qualsiasi università c'è una graduatoria nazionale. Passi? A quel punto se hai raggiunto un buon voto ti fanno entrare dove avevi scelto, altrimenti se hai raggiunto un voto non altissimo beh, puoimcomunque studiare ciò che preferisci, magari un po' più lontano...

    Una selezione ci deve essere. Ma la cultura generale non fa selezione. Non è una materia che si possa padroneggiare. Preferirei fossero solo domande di biologia e chimica, non sarebbe comunque corretto perchè, come ho già scritto so o cose che dovresti studiare una volta entrato, ma avrebbe più senso alla fine, tutto sommato. Mah.

    Informatica? @Rebecca come faresti a testarla? Potrebbe essere interessante come cosa...

    E inserire un qualcosa a metâ anno, non so, una seconda possibilità? Invece che aspettare il settembre successivo? Un anno è veramente tanto alla fine...

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  6. anche questa potrebbe essere un'idea.. ma rimango della mia idea che tutti hanno diritto ad entrare e a provarci.. poi è la selezione interna che decimerà gli iscritti.. come è già ora d'altronde. Ad ogni modo ufficialmente non sembra ci siano segni di grandi svolte per sto test, e non ce ne saranno per almeno un bel pò di tempo mi sa.. non so quale sarebbe la cosa migliore, forse sarebbe meglio se andassimo in spagna :)

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