domenica 10 aprile 2011

Un Tetris per cancellare i ricordi traumatici

Avete presente Tetris, il gioco?

Per chi non ce l'avesse presente, Tetris è un videogioco di logica e ragionamento che si basa sull'utilizzo dei tetramini (ciascuno composto da quattro blocchi) che cadono dall'alto della videata e il compito del giocatore è ruotarli e/o muoverli in modo che creino una riga orizzontale di blocchi senza interruzioni. Quando la riga è stata creata, i mattoni spariscono e i pezzi sovrastanti (se ce ne sono) cadono a formare nuove linee.

Un gioco semplice, tutto sommato, che tutti conoscono o hanno sentito parlare.
Ebbene sembra che questo videogame abbia proprietà terapeutiche.

Secondo una ricerca condotta a Oxford, giocare a Tetris subito dopo un evento traumatico ridurrebbe brutti ricordi, flashback e sintomi da stress. Ma attenzione, solo il Tetris, proprio perché sembra che altri videogiochi abbiano l'effetto esattamente opposto.

Ecco come è stato condotto l'esperimento:
Gli scienziati hanno mostrato immagini traumatiche e violente a tre gruppi di volontari. Hanno poi invitato il primo gruppo a giocare a Tetris per 20 minuti, mentre il secondo si è cimentato con un quiz. Il terzo gruppo, utilizzato come gruppo di controllo, non ha fatto nulla. I risultati sono stati eclatanti: mentre i giocatori di Tetris hanno avuto molti meno flashback rispetto al gruppo di controllo, coloro che hanno giocato con il videoquiz ne hanno avuti molti di più. E l’effetto positivo del Tetris era ancora misurabile a ore di distanza dalla visione delle immagini. <<Le nostre ricerche evidenziano come il Tetris possa funzionare se giocato entro 6 ore dalla visione delle immagini traumatiche. Il gioco comunque non cancella i brutti ricordi, ma riduce la loro riproposizione>> spiega Emily Holmes del dipartimento di Psichiatria dell’ Università di Oxford e responsabile dello studio.

Ma cosa s'intente per "riproposizione dei brutti ricordi"? La mente umana ha due diverse dimensioni: una sensoriale, che raccoglie gli impulsi di vista, udito, tatto e gusto, l’altra concettuale, deputata a elaborare queste informazioni. Solitamente queste aree sono in equilibrio tra loro e lavorano insieme. Ma un trauma può sbilanciare questo meccanismo amplificando a dismisura percezioni e sensazioni: allora l'incidente d’auto che abbiamo vissuto non ci appare più come una storia coerente, ma come un insieme di immagini sconnesse di lamiere contorte, airbag che esplodono e gomme che stridono. E queste scene possono tornarci ossessivamente davanti agli occhi anche per anni.  Sembra dunque che giocare a Tetris, riconoscendo le figure e spostandole sulla griglia, occupi il canale sensoriale del cervello in questo modo le immagini e i suoni del gioco riuscirebbero a sovrapporsi a quelli dell'incidente.

La fonte da cui ho tratto questo articolo, conclude con una domanda: "Ma quindi il Tetris farà parte della dotazione standard di ambulanze e squadre di soccorso?"
Sembra di no, in quanto occorreranno ancora diversi anni affinché venga condotta una sperimentazione clinica adeguata.

Voi che ne pensate?
Io ritengo sia alquanto curiosa come faccenda... E sarebbe secondo me interessante quanto ampio sia lo spettro di applicabilità di questa teoria... scoprendo anche quali giochi siano utili a questo scopo e quali no. Immagino che che Prevolution Soccer non sia tra questi... ma Pac Man? Memory?

Fonti:

9 commenti:

  1. "Pro Evolution Soccer" XD
    Comunque, è una teoria alquanto particolare e curiosa, come hai detto te. C'è da capire perchè proprio il tetris e non altri giochi: nessun'altro occupa il canale sensoriale?
    Se però si rivelerà funzionante ed efficace, è una bella soluzione per coloro che appunto subiranno un trauma, in quanto è risaputo che flashback, immagini e ricordi accompagneranno in futuro i malcapitati che hanno vissuto situazioni di tale intensità emotiva.
    Ai posteri confermare questa teoria o farla decadere e declassarla a "leggenda metropolitana", come tante altre.

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  2. Si errore mo: ti fa capire quanto me ne intenda :-)

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  3. geniale questo articolo! chi l'avrebbe mai detto che i videogiochi potrebbero avere potenziali risvolti benefici, o addirittura terapeutici? chissà, magari un giorno il tetris potrà essere utilizzato per la cura dello stress post-traumatico. sicuramente non sarà risolutivo, ma affiancato ad altri trattamenti potrebbe dare un piccolo aiuto in più. sarebbe bello sapere quali meccanismi neurologici sono alla base di questa scoperta, ma per questo dovremo aspettare un po' :P

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  4. fantastico, fantastico!!!;D;D gli appassionati esulteranno per la scoperta!!articolo curiosissimoooo, grande Giorgia!!un bacione a domani!:)

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  5. Wow, interessante!!! Beh, certo, se ci pensiamo bene, giocare fa sicuramente svuotare la testa e distrarre! Ma qui probabilmente si innescano meccanismi piú complicati! Comunque conplimenti per il post!

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  6. In effetti io mi sono sempre rilassata giocando a Tetris...fantastico!XD

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  7. Lo sapevo io che il Tetris aveva qualcosa di più degli altri games! Eppure con tutti i giochi belli che ci sono e che mi piacciono, Age of Empires, the SIMS, Call of Duty...non ho mai smesso di adorare il Tetris. soprattutto quello del Game Boy, con la musichina famosa (che adesso uso come suoneria)! W il Tetris! :D

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  8. Post super interessante! :) Complimentiiiii! A me piace tanto il tetris e ancora di più pacman. E mi piacerebbero ancora di più se venissero confermate queste loro "capacità terapeutiche"! Ho gusti abbastanza classici per i videogiochi, anche se non disdegno quelli più moderni, per carità. Ma questi giochini d'epoca rimangono geniali! :)

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  9. Ciao! Anche io ho fatto un post sul tetris, visto che ultimamente mi sono riappassionato a questo formidabile giochino. Allora leggendo il tuo ho pensato di linkarlo sul mio blog se non ti dispiace.
    Comunque questo studio è veramente molto interessante, non è male scacciare i brutti ricordi giocando a Tetris!

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