Dietro suggerimento del professore, ho dato un’occhiata ai post che ha pubblicato sulle OER, le Open Educational Resources, risorse liberamente disponibili che possono essere utili per la formazione. Per chi volesse saperne di più, questi sono i link: 1, 2, 3
In particolare mi ha fatto riflettere questa parte del primo post:
“(…) Voglio mettere in luce l’atteggiamento aperto dei professori che riconoscono il valore di altri e, invece di chiudersi e chiudere gli studenti nel proprio recinto, propongono addirittura loro di integrare i propri materiali con quelli degli altri. Questa visione aperta e collegiale è fondamentale e, purtroppo, molto poco diffusa dalle nostre parti. Una volta un mio collega al quale stavo descrivendo le opportunità di un atteggiamento più aperto che si rende oggi possibile grazie alle nuove tecnologie mi disse: “Ma io sono geloso delle mie cose!” Ecco, in che misura possono essere “proprie” le cose che insegnamo?
Io credo di no. Sono fermamente convinta di no. Per due motivi:
1) Qualsiasi idea, informazione, frammento di conoscenza è (e deve essere) proprietà di tutti. Se non è già liberamene riscontrabile, intelleggibile, fruibile (e quindi, di tutti) è senza vita, senza ragione di esistere. Che senso avrebbe scoprire un qualcosa di soddisfacente, ma tenerlo solamente per sé? Una scoperta sensazionale che nasce e muore con lo scopritore. Ma senza per forza parlare di invenzioni, un qualsiasi oggetto di ricerca utile alla formazione dell’individuo è già parte della conoscenza di qualcuno e si accinge a diventare parte di quella qualcun altro.
2) La modalità mediante la quale si può esprimere un’informazione, si può far comprendere (e quindi insegnare) un qualcosa potrebbe, in teoria “appartenere” a chi le mette in pratica. Ne siamo sicuri? A mio parere, chi compie questo gesto fa in realtà da tramite, veicola la conoscenza a qualcun altro. Ma protagonista è l’informazione, non il mezzo attraverso cui questa viene trasmessa.
Mentre leggevo i post e le esperienze di studenti americani ho pensato a quanto siano fondamentali le OER. Nel mio piccolo ho già avuto modo di usufruirne sia grazie all’esame di informatica (l’intero corso è un esempio di OER) sia per istologia. In particolare per quest’ultima mi sono state utili sia le dispense pubblicate online dalla Facoltà di Medicina di Firenze sia questo link che invito tutti a visitare: http://www.federica.unina.it/corsi/morfogenesi-ed-anomalie-dello-sviluppo/#cattedra
Il link vi condurrà presso un sito di E-learning condotto dalla Professoressa Luciana Castaldo della Facoltà di Medicina Veterinaria Federico II di Napoli. Vi chiederete: “Embriologia medica su un sito di E-learning di Veterinaria”? Proprio così: alcune parti sono assolutamente in comune (ovviamente ho tralasciato le slides riguardanti pesci e rettili). Il tutto fa parte del corso “Morfogenesi e anomalie dello sviluppo” (seguibile anche tramite feed RSS!). Tramite un pratico indice si può accedere alla pagina che più si preferisce e l’apprendimento è reso più rapido da alcuni successioni animate di immagini embriologiche! Per quanto mi riguarda mi è risultato fondamentale per la comprensione di determinati processi (che, ahimè non risultano d’immediata comprensione sulla pagina di un libro di testo).
Recentemente ho scoperto un altro canale di OER molto interessante, su iTunes.
Connettendomi ho notato che vi è una sezione chiamata "iTunesU". Incuriosita vi ho dato un'occhiata e ho scoperto che è un vastissimo contenitore di lezioni, film, video, audiobooks ecc proveniente da tutte le università americani possibili: Yale, Standford, MIT e ancora. Basta cliccare su "Universities & colleges" e compare l'elenco completo. Ecco alcuni esempi che possiamo trovare nella homepage: la EMORY unviversity propone un intero corso intitolato "Tutankhamun: the golden king & the great Pharaoth"; l'università di Yale propone 12 lezioni di psicologia; Standford 5 audioepisodes sull'Eneide. Questi sono in evidenza, ma il repertorio è sterminato! Tutto rigorosamente gratis!
Un altro pratico esempio mi è pervenuto da mia madre. Ha avuto modo di stupirmi.
Mia madre ha deciso di dedicarsi con impegno ad un progetto interessante: il PON SOS studenti. (http://puntoedu.indire.it/pon_sosstudenti/iscrizione/)
Mia madre è un’insegnante di inglese e, insieme ad altri docenti ha aderito a questo progetto proposto dall'Indire il quale consiste nel partecipare alla realizzazione di un corso online per studenti con sospensione del giudizio. Nel mese di agosto, coloro che a settembre dovranno sostenere un esame di fisica, matematica e/o inglese (anche Italiano, in altre scuole) per superare il debito potranno seguire delle lezioni di supporto direttamente a casa (o altrove se in vacanza), tramite webcam: un modo innovativo, accattivante e alternativo rispetto alla lezione frontale per dedicarsi allo studio/ripasso pre-esame. Gi studenti potranno seguire percorsi individualizzati e nello stesso tempo prendere parte a gruppi di discussione attivi. Insomma, una vera e propria “classe virtuale”.
Studiare su uno, due, dieci libri è utile, per carità, utilissimo. Ma alle volte sono seduta alla scrivania e guardo il computer (dietro al libro): lo guardo perché in parte vorrei prendermi una pausa (navigando liberamente), ma devo ammettere che le esperienze di OER o E-learning mi hanno permesso di affrontare lo stesso argomento da un punto di vista completamente diverso, più immediato e, alle volte anche più rilassante. Andrò sicuramente alla ricerca di altre risorse simili nel futuro.
Post davvero molto interessante, complimenti!! In particolare mi ha molto colpito la parte sul canale di OER su iTunes! Una bella trovata! Vedro' di andare a dargli un'occhiata nei prossimi giorni :) Grazie per avermelo fatto scoprire!
RispondiEliminaContinua cosi', il tuo blog mi piace un sacco!!